Alitosi: cause, rimedi e come prevenire l’alito cattivo
Chi di noi non ha sofferto almeno una volta nella propria vita di alito cattivo? Una situazione che spesso si vive con estremo imbarazzo, troppe volte sottovalutata e di cui se ne ignorano le cause. Per tutti questi motivi, oggi abbiamo deciso di realizzare questo approfondimento per scoprire insieme le principali origini di tale problematica e come intervenire correttamente per combatterla. Seguici!
Alitosi: cos’è e di cosa si tratta
Quando parliamo di alitosi, facciamo riferimento all’emissione di odori poco gradevoli dalla bocca. In presenza di questa problematica, assistiamo a delle ripercussioni non soltanto a livello fisico ma anche psicologico: ci si può sentire a disagio in contesti sociali e familiari, ignorando che si tratta di un disturbo molto frequente. Basti pensare che colpisce quasi un italiano su due: pertanto per intervenire correttamente, è necessario individuare con estrema precisione la causa dalla quale deriva l’alitosi.
Alitosi: quali sono le principali cause?
Molteplici possono essere le cause dell’alitosi. Vediamo insieme quelle più frequenti.
Cattiva alimentazione. L’alimentazione influisce positivamente o negativamente (come in questo caso) sulla presenza di odori poco piacevoli che provengono dal cavo orale. Basti pensare quando mangiamo cipolla o aglio quello che possiamo scatenare con il nostro alito. Ciò avviene perché le sostanze maleodoranti vengono espulse dal nostro corpo proprio attraverso la respirazione. Anche in presenza di alimentazioni poco equilibrate possiamo assistere ad uno squilibrio nel nostro metabolismo e alla produzione di sostanze che danno vita ad episodi di alitosi. Tra le sostanze abbiamo lo zolfo, che più delle altre provoca questa problematica.
Scarsa igiene orale. Tra le principali cause di alitosi, abbiamo un’igiene orale non adeguata. Quando non effettuiamo correttamente la pulizia dei nostri denti, permettiamo ai batteri di annidarsi all’interno del cavo orale, con la formazione delle cosiddette placche batteriche. Questi batteri anaerobi agiscono sulle sostanze proteiche presenti negli alimenti che ingeriamo, provocandone una successiva putrefazione e liberando gas volatili maleodoranti, contenenti lo zolfo.
La presenza di carie dentali e la comparsa dei denti del giudizio. Anche la presenza di carie dentali rientra le tre cause più frequenti di alitosi. Anzi spesso quest’ultima rappresenta un vero e proprio campanello d’allarme che ci segnala la presenza di una carie e che ci permette di intervenire prima che danneggi irrimediabilmente il dente infetto. Al tempo stesso, anche la comparsa dei denti del giudizio può causare odori poco gradevoli che vengono emessi attraverso la respirazione. Ciò avviene perché nel momento in cui stanno crescendo hanno la corona ancora parzialmente non coperta e quindi rappresentano il terreno fertile per eventuali batteri che trovano il modo di proliferarsi fino a che il dente non sarà fuoriuscito completamente.
Fumo e alcool. Chi fuma lo sa bene che l’alitosi rappresenta una condizione molto frequente, soprattutto negli istanti post-sigaretta. Ma perché ciò accade? Perché tutti gli elementi tossici contenuti nelle sigarette vanno a depositarsi proprio sui denti e vengono successivamente assorbiti dalle mucose orali. Allo stesso tempo, assistiamo ad una progressiva riduzione della salivazione (la cui principale funzione è proprio quella di contrastare i batteri presenti nel cavo orale).
Ulteriori cause dell’alitosi. La presenza di determinate patologie, l’assunzione di farmaci molto invasivi, una modifica ormonale e tante altre situazioni possono contribuire a far nascere episodi di alitosi.
Alitosi: ecco come intervenire e quali sono i principali rimedi
Come abbiamo anticipato, in presenza di tale sintomo, è necessario consultare il proprio specialista di fiducia per individuare più velocemente possibile la causa e intervenire correttamente. Possiamo al tempo stesso affermare che una profonda e corretta igiene orale senza alcun dubbio contribuisce in maniera decisiva alla riduzione di tale problematica. Proprio per questo, qualche settimana fa, abbiamo realizzato questa guida su come effettuare una pulizia e un lavaggio dei denti completo.
Al tempo stesso, una sana alimentazione, ricca di tutti i nutrienti e i minerali di cui abbiamo bisogno contribuisce a favorire la salivazione, a contrastare la presenza di batteri e dunque di alitosi.
Qualora invece siamo in presenza di carie dentali, gengivite o altre patologie del cavo orale, è necessario intervenire per una completa risoluzione per eliminare di conseguenza il sintomo dell’alito cattivo. Stesso discorso per ulteriori patologie, non legate al cavo orale, per le quali è necessario consultare il medico di fiducia.
Come abbiamo detto ad inizio articolo, spesso viene sottovalutata questa problematica in quanto momentanea e ci si ritrova a doverla contrastare solo quando è divenuta permanente nel corso dei mesi. Un vero e proprio campanello d’allarme che il nostro corpo ci lancia per avvisarci che c’è qualcosa nei nostri comportamenti o nel nostro organismo che non funziona correttamente.
Rimedi naturali? Bere tanta, tanta, tanta acqua: favorisce l’idratazione, l’eliminazione delle cellule morte e stimola tutti i processi vitali. E ricorda di sostituire le testine e lo spazzolino manuale ogni tre mesi: un uso prolungato dello stesso strumento per tanto tempo può divenire origine e terreno di batteri.
Prevenire l’alitosi è possibile: segui i nostri tre consigli
Lava correttamente i denti e in profondità utilizzando tutti gli strumenti di cui hai bisogno, effettua una pulizia ed un’operazione di detartrasi almeno ogni sei mesi, segui uno stile di vita corretto e abbandona abitudini sbagliate (prima tra tutte il fumo): già solo seguendo questi tre consigli riuscirai a prevenire episodi di alitosi.
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