Filo Interdentale: ecco quale scegliere e come usarlo correttamente

da | Lug 16, 2021 | Salute Dentale

Hai mai pensato al ruolo fondamentale che ha il filo interdentale nella pulizia del tuo cavo orale? Nel precedente articolo, ti abbiamo svelato tutti i segreti su come eseguire una corretta pulizia quotidiana dei tuoi denti. Oggi approfondiremo come, quando e perché utilizzare tale prezioso strumento, che non deve mancare nella tua igiene. Prendi carta e penna e annota tutto quello che stiamo per dirti.

Filo Interdentale: cos’è e a cosa serve

Il filo interdentale è fondamentale per una corretta igiene orale. È uno strumento che viene usato per pulire lo spazio tra i denti, al fine di rimuovere residui di cibo che possono essere rimasti incastrati durante il processo di masticazione. Da sempre, l’American Dental Association consiglia di utilizzare questo prezioso strumento che:

  • Aiuta a prevenire carie;
  • Contrasta la comparsa di malattia gengivali;
  • Rimuove la placca sui denti.

Come potrai capire, il filo interdentale è davvero essenziale per la pulizia dei tuoi denti: elimina il cibo avanzato nelle zone in cui lo spazzolino non può arrivare ed esercitare la sua azione. Se le particelle di cibo restano lì e si trasformano in placca, si dà vita alla formazione di batteri che si annidano proprio sulla superficie del dente e negli spazi interdentali.

Ora che sarà chiaro quanto sia importante tale strumento, arriviamo alla parte pratica del nostro approfondimento: come usare correttamente il filo interdentale? Scopriamolo insieme!

Come usare il filo interdentale: segui i consigli dello Studio Testa

Per utilizzare correttamente il filo interdentale, suddividi la pulizia del tuo cavo orale in diverse fasi.

La prima consiste nell’avvolgere circa 45 cm di filo intorno al dito medio della mano sinistra (o all’indice se ti trovi meglio) e una porzione più piccola intorno al dito medio della mano destra (decidi sempre tu il dito che preferisci tra medio e indice).

Perché 45 cm? A ogni dente, dovrai avere un filamento pulito, per questo fai attenzione a questo importante dettaglio.

La seconda fase consiste nel guidare attentamente il filo tra i denti, molto delicatamente, con un movimento a zigzag. A cosa devi prestare attenzione in questa fase?

  1. Il filo non si deve spezzare;
  2. Devi pulire attentamente ogni dente;
  3. Crea una forma a C mentre avvolgi il filo intorno al dente, circondando il lato.

Questa fase è la più importante: devi far scorrere, scivolare, inserire il filo su e giù per la superficie dentale e anche lungo il bordo gengivale: ovviamente, come anticipato, a ogni dente utilizza una nuova sezione del filo!

Da dove si parte? Dai denti inferiori o superiori? Questo non è rilevante: l’importante è dedicare la giusta attenzione a ognuno di essi, inclusa anche la parte posteriore degli ultimi denti.

Questa tecnica che ti abbiamo dato potrai utilizzarla per tutte le tipologie di filo interdentale, che andremo di seguito ad analizzare.

Tipologia di filo interdentale: ecco quale scegliere

Esistono diverse tipologie di filo interdentale. La premessa resta la stessa di sempre: chiedi al tuo dentista di fiducia quale sia il migliore in base alle necessità del cavo orale.

I modelli principali sono i seguenti:

  1. Cerato. Consigliato perché scivola nel modo migliore tra gli spazi dentali;
  2. Non cerato. Consigliato perché offre una perfetta aderenza;
  3. Aromatizzato. Come si evince dal nome, potrai scegliere tra diversi aromi come fluoro e menta.

Tecnicamente si parla di:

  1. Filo di Nylon (o multifilamentare), disponibile sia con cera che senza;
  2. Filo PTFE (monofilamentare), consigliato per la sua resistenza.

Ci sono poi modelli legati a esigenze specifiche quali:

  1. Presenza di apparecchio ortodontico, spazi tra i denti molto larghi e ponte. In questo caso il filo sarà composto da tre o più tipologie di filamenti con una parte rigida (che servirà a guidare il filo), una parte centrale spugnosa per gli spazi che avranno dimensioni diverse e quella finale in nylon;
  2. Denti e gengive sensibili. In questo caso, consigliamo un filo interdentale che si espande, più sottile di quello comunemente usato che serve a raggiungere delicatamente gli spazi interessati;
  3. Macchie dentali. Qui consigliamo un modello con proprietà sbiancanti ideali per rimuovere macchie sui denti interessati.

Curiosità sul filo interdentale: chiedi quello che vuoi allo Studio Testa

Tantissime le domande, le curiosità e le richieste sul filo interdentale e su come esso debba essere utilizzato correttamente. Oggi risponderemo a quelle più frequenti, ma sappi che potrai contattarci in ogni momento per soddisfare le tue curiosità in merito a questo argomento.

1. Quante volte devo usare il filo interdentale?

Consigliamo di utilizzare il filo interdentale almeno una volta al giorno, preferibilmente prima di andare a dormire per eliminare i batteri accumulatasi durante la giornata. È possibile utilizzarlo anche dopo i pasti, ma non è necessario come invece avviene per l’utilizzo dello spazzolino.

2.  Il filo interdentale può spezzarsi?

Assolutamente sì. La prima cosa da fare è valutare il modello che abbiamo scelto, se è quello più giusto per le nostre esigenze. Inoltre, in presenza di questa situazione, possiamo riscontrare delle carie o un accumulo di tartaro che ha causato la rottura del filo. In questo modo si evidenziano delle anomalie sulle superfici e negli spazi interdentali.

3. Può uscire sangue durante l’utilizzo del filo interdentale?

La presenza di sangue indica nella maggior parte dei casi un utilizzo poco corretto del filo interdentale e/o la presenza di patologie quali parodontite e gengivite etc. Consigliamo in queste situazioni di consultare il proprio dentista di fiducia che in seguito a un’attenta analisi potrà darti tutte le informazioni di cui necessiti.

4. Quali sono i soggetti che devono utilizzare il filo interdentale?

La risposta è molto semplice. Tutti devono utilizzare il filo interdentale. Lo consigliamo ancora di più a tutti quei soggetti che presentano spazi interdentali stretti oppure utilizzano apparecchi ortodontici. Ancora, in presenza di protesi e impianti, è fondamentale adoperarlo.

5. Cosa succede se non utilizzo il filo interdentale?

Semplice. Devi sapere che un mancato utilizzo del filo interdentale favorisce l’accumulo di placca e tartaro (nemici dei denti) e aumenta il rischio d’infiammazioni gengivali.

6. Perché sento cattivo odore quando utilizzo il filo interdentale?

La presenza di cattivo odore e sapore in bocca durante le prime fasi di utilizzo del filo interdentale possono essere legate alla permanenza di cibo bloccato tra i denti. Dopo i primi utilizzi, questa sensazione dovrebbe ridursi. 

Qualora invece dovesse ripresentarsi, potrebbe essere campanello d’allarme per altre patologie. In questo caso, è meglio consultare il proprio dentista.

Tre motivi per utilizzare il filo interdentale 

 

Vuoi tutelare la salute del tuo cavo orale? Vuoi pulire correttamente i tuoi denti eliminando i residui di cibo? Vuoi prevenire la comparsa di eventuali problematiche?

Tre motivi per utilizzare quotidianamente il filo interdentale. Cosa aspetti? Contattaci per avere maggiori informazioni, per fissare un check up gratuito e iniziare un nuovo percorso all’insegna del benessere dei tuoi denti!

Open chat
Serve Aiuto?
Ciao, qui puoi contattarci direttamente su whatsapp!