Hai mai sentito parlare di bruxismo? Una problematica molto frequente che colpisce in Italia secondo gli ultimi dati pubblicati su Repubblica 15-18 milioni di persone. Oggi in questo approfondimento analizziamo insieme le principali cause e come prevenire tale disturbo.

Bruxismo: vediamo insieme cos’è

Dolore provocato dal bruxismo

Quando parliamo di bruxismo, facciamo riferimento all’involontaria contrazione dei muscoli facciali, che porta a digrignare i denti. Questo comporta che o vengono sfregate tra loro le arcate dentarie oppure che vengono strette con eccessiva forza le mascelle.

Un disturbo molto frequente nel sonno, tale che, secondo l’American Academy of Sleep Medicine, rientra negli “Sleep-related-movement disorders”, ossia un disturbo del movimento ritmico correlato al sonno.  Se non curata, questa problematica porta a una progressiva usura dei denti e un profondo deterioramento della qualità del sonno (conseguenze che approfondiremo nei prossimi paragrafi).

Quali sono le cause del bruxismo?

Sulle cause del bruxismo, si sono aperti nel corso degli anni dei veri e propri dibattiti. Molteplici studi hanno catalogato il bruxismo come un disturbo del sonno, altri invece a un disturbo psicologico ed emotivo, altri ancora a un problema di malocclusione dentaria.

Molteplici al tempo stesso sono i fattori che possono determinare questo disturbo come:

  1. ansia;
  2. stati emotivi di forte tensione;
  3. stress;
  4. fumo e alcol;
  5. utilizzo di droghe e sostanze stupefacenti;
  6. evoluzione a livello muscolare di malattie neuro-degenerative;
  7. disturbi del sonno;
  8. utilizzo eccessivo di caffeina;
  9. etc

Bruxismo: quali sono le conseguenze e i sintomi?

bite dentale per risolvere il problema del bruxismo

I primi danni che riscontrano le persone che soffrono di bruxismo sono senza alcun dubbio quelli relativi alla dentatura. Digrignare continuamente i denti infatti provoca:

  1. l’erosione dello smalto dentale;
  2. aumento della sensibilità dentale;
  3. la possibile scheggiatura, lesione e frattura dei denti in quanto diventano più deboli;
  4. dolori e problemi alle articolazioni mandibolari.

Inoltre, digrignare periodicamente i denti porta a problemi e dolori cervicali, causando notevoli mal di testa e dolori alle orecchie.

Come si diagnostica il bruxismo?

Benché come abbiamo visto i sintomi sono molto chiari ed evidenti, in molti casi non è semplice diagnosticare questa problematica in quanto le persone che ne soffrono non riescono ad accorgersene, proprio perché spesso avviene durante il sonno.

Quindi come facciamo a diagnosticare tale disturbo? Semplice. Con la prevenzione. Grazie alla visita odontoiatrica, è possibile evidenziare quelli che sono i sintomi e le conseguenze causate dal bruxismo, come appunto l’abrasione dei denti e l’indolenzimento dei muscoli masticatori.

Anche l’emicrania, le lesioni ai denti, il dolore all’orecchio sono dei campanelli d’allarme. Viene dunque richiesta una radiografia ortopanoramica che andrà a sottolineare i problemi di allineamento delle arcate dentarie.

Oltre la visita odontoiatrica, di fondamentale importanza, spesso viene consigliata la polisonnografia, un esame specifico essenziale per rilevare ogni disturbo del sonno.

Ovviamente, in base alla situazione clinica del paziente e alla presenza di determinate patologie, verranno consigliati i migliori esami per una diagnosi precisa e accurata.

Trattamento e prevenzione del bruxismo

Nella maggior parte dei casi, è possibile trattare il bruxismo con l’applicazione di un bite dentale. Una vera e propria mascherina, simile a un paradenti, che serve a creare una barriera protettiva tra le due arcate dei denti. Esistono tantissimi modelli in commercio anche se spesso è consigliato realizzare un dispositivo su misura che possa rispondere meglio al compito richiesto. In base ai fattori che hanno determinato tale problematica, verranno consigliate terapie adatte a ridurre le cause che hanno generato tale disturbo, come ad esempio il ricorrere a delle tecniche di rilassamento per alleviare i casi più semplici di stress. Ad ogni modo, sarà lo specialista di fiducia a consigliare e indicare la terapia più giusta per la propria situazione.

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